I sussurri, i mormorii, il pettegolezzo... ne abbiamo tutti sentito parlare: il congedo mestruale. Ma cos'è esattamente il congedo mestruale? E basta davvero? Unisciti a noi mentre discutiamo se il "congedo mestruale" sia un enorme passo avanti o solo un altro termine alla moda...
Cos'è il Congedo Mestruale?
Quindi, "congedo mestruale", sembra proprio la cosa di cui abbiamo bisogno per normalizzare il dolore mestruale e le condizioni croniche sul posto di lavoro. La libertà di poter prendere tempo libero durante la mestruazione senza che ciò influisca sulle ferie annuali o sul congedo per malattia? Sembra perfetto, vero? Tuttavia, dobbiamo scavare un po' più a fondo; la salute mestruale è stata a lungo stigmatizzata, banalizzata, poco studiata, poco finanziata e poco regolamentata. Il dolore e le malattie associate alla mestruazione vengono costantemente nascosti a causa della convinzione della società che il sangue mestruale sia "disgustoso". Notizia dell'ultima ora: non lo è.
Da Mooncup, non ci dedichiamo solo a rendere accessibili a tutti prodotti per il ciclo privi di plastica derivata dal petrolio e privi di irritanti, ma siamo qui per dare il via alla rivoluzione della salute mestruale e spalancare la porta su questi argomenti "tabù". I nostri corpi e i loro processi naturali non sono "tabù" né qualcosa da ignorare.
Una frase nella tua politica HR non basta
Sosteniamo pienamente la possibilità di concedere ai dipendenti un congedo specifico per sofferenze legate al ciclo, tuttavia crediamo anche che aggiungere semplicemente una frase che consente il congedo mestruale alla fine della tua politica sulle assenze per malattia non sia sufficiente.
I datori di lavoro devono rendersi conto che le persone hanno il ciclo e che è ora che lo accettino. I cicli e i problemi ad essi correlati sono una ragione legittima per prendere un congedo e le aziende devono accettarli nei parametri standard del congedo per malattia e del lavoro flessibile. Queste politiche devono essere facilmente accessibili e in grado di supportare chiunque soffra di condizioni croniche. È importante non emarginare un problema specifico che molti di noi sperimentano nel corso della vita.
L'idea di "Ammettere" di avere il ciclo può essere scoraggiante
Non c'è dubbio che i fattori sociali giochino un ruolo enorme nel cercare aiuto e consigli, specialmente se soffriamo di fastidi mestruali. Ti sei mai sentita abbastanza a tuo agio sul posto di lavoro da dire che hai il ciclo? Molti di noi conoscono fin troppo bene la sensazione di crampi pulsanti, un assorbente pieno e la necessità di scusarsi silenziosamente con un ricambio nascosto nella manica.
Anche se crediamo che non ci sia nulla di cui vergognarsi nell'avere il ciclo, annunciarlo pubblicamente può essere un compito scoraggiante per molti. Infatti, un gran numero di noi probabilmente ha detto al proprio capo di avere la diarrea piuttosto che ammettere di avere dolori mestruali. Che sia per imbarazzo nell'ammettere apertamente di avere il ciclo o per non credere che il dolore mestruale sia una ragione giustificata per chiedere un congedo, i luoghi di lavoro devono cambiare atteggiamento verso le condizioni mestruali e ginecologiche.
Dovrai "Dimostrare" di Soffrire?
Alcuni temono che possa essere necessario un certificato medico per "qualificarsi" per il congedo. Se hai mai sperimentato quanto sia difficile anche solo ottenere un appuntamento con il tuo medico di base, figuriamoci con un ginecologo, questo rappresenta una grande barriera. Molti sanno che la loro salute mestruale non viene presa sul serio come dovrebbe, e ancora di più temono di essere vittime di discriminazione, giudizio o scetticismo quando riferiscono dolori cronici e problemi legati al ciclo; chi soffre di altre condizioni ginecologiche comuni e debilitanti come PMDD, PCOS ed endometriosi (per citarne alcune) sa bene quanto tempo possa richiedere una diagnosi confermata.
Ti sei mai sentita come se dovessi “Semplicemente Andare Avanti”?
Sapevi che fino a un terzo delle persone soffre di dismenorrea durante il ciclo? Studi hanno dimostrato che alcune persone che provano dolori mestruali intensi sentono di non riuscire a svolgere il proprio lavoro al meglio delle loro capacità ma allo stesso tempo non si sentono giustificate a chiedere un permesso. A causa dello stigma sociale intorno alle mestruazioni, molti soffrono sentendosi costretti a sopportare il dolore senza avere a chi rivolgersi. Qui è dove qualcosa come il “congedo mestruale” potrebbe aiutare; sapere che c’è spazio & supporto per prendersi del tempo dal lavoro per gestire il dolore a modo loro.
Il Congedo Mestruale Non È Un Concetto Nuovo
Sì, hai sentito bene. Il Giappone offre una forma di “congedo mestruale” dal 1947, tuttavia meno del 10% delle lavoratrici ne usufruisce regolarmente. Un sondaggio nazionale ha scoperto che le donne erano riluttanti a richiederlo quando avevano un superiore maschio o perché così poche delle loro colleghe effettivamente prendevano quei giorni di riposo. È chiaro che la paura dello stigma sociale contro le mestruazioni si avverte in tutto il mondo. Una possibilità più nefasta è la discriminazione nel mercato del lavoro, c’è il potenziale che una leadership patriarcale non assuma o promuova chi potrebbe avere diritto al congedo mestruale.
Cosa c'è dopo?
Prima di tutto: i luoghi di lavoro devono far sapere ai propri dipendenti che rispettano davvero il diritto al congedo mestruale e costruire il giusto tipo di cultura aziendale con politiche migliori di lavoro flessibile & congedo per malattia progettate per inclusività & uguaglianza. Le aziende devono riconoscere la gravità delle mestruazioni per alcune persone e incoraggiare conversazioni aperte & oneste tra la direzione & i dipendenti sul loro benessere.
I titolari di attività possono facilmente adottare il concetto fornendo le amenità più basilari, come un facile accesso a prodotti per la cura del ciclo salutari, offrendo prodotti gratuiti nei bagni degli uffici e contenitori per assorbenti.
Disclaimer del blog
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